
Stimolati dalla visione di alcune toccanti scene del film "mare dentro", dal racconto di un tenero incontro con una giovane tartaruga marina e dalla descrizione di un mare rosso per la mattanza dei delfini, vista una serie di splendide ed evocative fotografie sottomarine. Abbiamo raccolto e confrontato le impressioni e le emozioni che questo materiale ha generato in noi e siamo stati invitati a fermare in uno "scatto" l'immagine di questo mare dentro, utilizzando tecniche e mezzi espressivi a noi più congeniali. Ne sono derivate opere visive e versi che ben riassumono il senso del nostro lavoro:
Sono immerso nel mare profondo,
i raggi del sole si tuffano
ad esplorare i fondali,
mi trovo in un prato di erbe ondeggianti in compagnia di pesci colorati
che danzano con me tra le alghe, qua e la sbocciano
come fuochi d'artificio
gli anemoni di mare.
La vita fluisce
mentre vedo salire in superficie
le bollicine del mio ultimo respiro.
Immersione
Il mare sotto mi sorregge affettuoso mi culla,
mi placa.
È un attimo.
Scendo, tra i flutti
a fatica.
Tutto è silenzio, sordo. Il buio non è buio
se solo apro gli occhi. Vedo.
Tocco.
Mi ferisco.
Mi guarisco.
Vivo perché risalgo. E volo
Lentamente Scivolo Sotto di me il vuoto Correnti avvolgenti
L’ignoto mi attrae e mi respinge Inarco la schiena
Nuoto, mi immergo
Mare dentro, magma silenzioso.
Urla la pelle.
Un bicchiere d’acqua messo davanti alla
luce di una lampada. Ed è subito magia, evocazione, cura, fluidità.
